
Da sinistra, il prefetto Francesca Cannizzo e Salvatore Cavallaro
CATANIA - Si è alzato dalla sedia, sostenendo i suoi 92 anni sulle stampelle, e con voce ferma e madaglie al petto ha esordito: "Signor Prefetto, sono costernato: c'è una legge, ora in discussione, per inserire la tassazione sulla nostra misera pensione di guerra. E' un affronto, un maltrattamento. Siamo eroi senza voce e senza armi. Ecco perchè mi rivolgo a lei".

Le medaglie al valor civile sono state consegnate alla memoria di due soldati catanesi. A ricevere la medaglia per Rosario Napoli è stato suo figlio Carmelo Napoli; a ricevere il riconoscimento per Salvatore Sergi è stata la nipote Carmen Privitera.
Una cerimonia semplice ma dal grande valore simbolico, sulle note di "La vita è bella": "Ci siamo dati come criterio - ha affermato il prefetto Francesca Cannizzo - l'assoluta sobrieta. Facciamo memoria di una triste pagina di Storia, e riconosciamo in modo ufficiale che essa è stata vissuta in modo particolare, rendendo onore a chi riceve le medaglie. Ho chiesto al Provveditore che oggi fossero presenti i ragazzi: sono il futuro, e la loro testimonianza può continuare solo attraverso il loro impegno. Purtroppo il fatto di cui parliamo oggi non è l'unico nella Storia: il predominio di un uomo su un altro uomo non può essere accettato, in nessun caso".
Tra il pubblico, anche due reduci di guerra: Salvatore Barcellona, che ha portato con sè l'album in cui ha raccolto i propri documenti e le proprie foto durante la prigionia in Germania, e Antonio Lanzafame arrivato in Prefettura insieme al figlio Ignazio ed ai nipoti Antonio e Francesco.
Tra le altre testimonianze, anche quella alla memoria di Salvatore Midolo.
"Salvatore Sergi era mio nonno - racconta a LiveSiciliaCatania la nipote Carmen Privitera, scrittrice - rinchiuso in un lager per tanti anni. E' tornato a casa senza niente, e l'Esercito si è dimenticato di registrarlo. Per questo raccontava in paese, a Viagrande, che era stato nei campi di concentramento, ma nessuno gli credeva. Io lotto per mio nonno e credo nei valori della Patria: farò un libro sulla sua vita perchè ho ricostruito la sua storia ritrovando i suoi oggetti, le sue reliquie. Lui è stato encomiato con varie medaglie al merito, e non ha avuto niente che non meritasse. Nel cimitero di Viagrande c'è anche una targa del Comune che recita: "Al valoroso Sergi Salvatore"".
Nell'occasione, Privitera ricorda anche i suoi libri: "Il mio libro "Sicilia nobile Patria, Sicilia terra d'amore" sarà dedicato all'Esercito Italiano, nella persona dell'attuale comandante della Sammaruga Leonardo Privitera, alla Cultura nella persona del Rettore, e conterrà un inno scritto per ogni Comune della Provincia. Ho già scritto il libro "Sant'Agatuzza Bedda", che distribuirò anche quest'anno durante la Festa, con la dedica a "Salvatore Sergi eroino della Patria".

Da sinistra, il comandante provinciale dei carabinieri Giuseppe La Gala insieme a Salvatore Cavallaro
Alla cerimonia erano presenti, tra gli altri, il comandante provinciale dei Carabinieri Giuseppe La Gala, il vicario del questore Giovanni Signer, il rappresentante della Guardia di Finanza e il sindaco Raffaele Stancanelli.