I morti diventano sei | Due siciliane disperse - Live Sicilia

I morti diventano sei | Due siciliane disperse

Sale a sei il bilancio delle vittime accertate del naufragio della nave da crociera Costa Concordia di fronte all'isola del Giglio. I vigili del fuoco, che hanno lavorato tutta la notte alla ricerca dei dispersi, hanno ritrovato, a bordo della nave, il cadavere di un uomo.
TRAGEDIA ALL'ISOLA DEL GIGLIO. LA DIRETTA
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E’ di tre morti e 67 feriti il bilancio dell’incidente della nave da crociera Costa Concordia avvenuto questa notte al largo dell’isola del Giglio. Verifiche sono in corso sui dispersi soprattutto nella parte della nave che risulta sommersa dove sono all’opera squadre di sommozzatori per verificare se qualcuno sia rimasto intrappolato. La nave, che appare adagiata su un fianco appoggiata al fondale, presenta sulla fiancata sinistra uno squarcio lungo almeno 70 metri e un’inclinazione di oltre 80 gradi dalla parte opposta. Molti gli interrogativi sull’incidente che secondo alcuni passeggeri sarebbe stata fuori rotta di alcune miglia.

”Non puo’ esservi dubbio: la nave ha preso uno scoglio. Le indagini dovranno stabilire perche’: puo’ essersi trattato di errore umano o di avaria degli apparati elettronici”. E’ quanto ha detto all’Ansa un esperto di navigazione che si trova nell’area dell’incidente e che ha sommariamente ispezionato da sottobordo la Costa Concordia. Nello squarcio della nave infatti appare visibilmente incastrato un masso strappato, secondo una prima ricostruzione, da un gruppo di scogli denominato “le Scole” che si trovano a circa 500 metri alla destra del porto guardando la terraferma. Dopo il violento impatto chi era alla guida della nave avrebbe cercato di portare la nave verso fondali più bassi. La nave con a bordo 4.229 persone tra passeggeri e membri dell’equipaggio era partita da Civitavecchia circa due ore e mezza prima dell’incidente: i passeggeri erano a cena quando si e’ avvertito un forte boato e si sono succeduti diversi black out.

”E’ stato un incubo, sembrava di essere sul Titanic, abbiamo veramente creduto di morire”, raccontano alcuni dei passeggeri che hanno lamentano l’inadeguatezza del personale a bordo della nave nell’assistenza ai soccorsi. Sono 3.179 le persone gia’ state trasferite dall’isola del Giglio al continente: di questi circa 600 passeggeri sono stati trasferiti all’aeroporto di Fiumicino dove l’Alitalia ha messo a disposizione tutti i posti disponibili per il rientro dei croceristi nei paesi di origine. E’ in corso l’interrogatorio del comandante della Costa Concordia che dovrà ricostruire le fasi dell’incidente e spiegare come mai si fosse avvicinato così tanto alla costa. Intanto la Capitaneria ha aperto un’inchiesta.

DIRETTA IN TEMPO REALE

09.25 ”E’ stato un incubo, sembrava di essere sul Titanic, abbiamo veramente creduto di morire”. Cosi’ alcuni naufraghi della nave della Costa Crociere racconta l’incidente avvenuto ieri all’Isola del Giglio. ”Abbiamo sentito un botto enormesono cadute bottiglie e bicchieri e c’erano urla in tutta la nave”.

10.08 ‘Eravamo nel caos piu’ totale, nessuno anche tra l’equipaggio sapeva darci indicazioni precise. Appena la nave ha cominciato ad inclinarsi, e tutti siamo stati sbattuti da una parte all’altra, cadendo e ferendoci, abbiamo deciso di andare fuori, a cercare le scialuppe di salvataggio. E’ stato drammatico e c’e’ voluta piu’ di un’ora per abbandonare la nave”. Cosi’ una famiglia di Anagni (Frosinone) che si era imbarcata a Civitavecchia ieri pomeriggio sulla nave Costa Concordia naufragata all’Isola del Giglio racconta i primi momenti del naufragio. ”Si e’ spenta piu’ volte la luce e non sapevamo orientarci – racconta Yuri Selvaggi, in crociera con la moglie e i figli – abbiamo abbandonato tutto per scappare. Ma a bordo c’era panico anche tra i membri dell’equipaggio. Molti stranieri. Non sapevano esattamente cosa fare neanche loro. Quando siamo finalmente saliti su una scialuppa si e’ addirittura spezzata una fune mentre veniva calata. La scialuppa non e’ andata subito in acqua ma ha sbattuto contro la stessa nave e solo dopo aver rimbalzato e’ andata in acqua per fortuna senza rovesciarsi”. La nave Costa Concordia era partita da Savona sabato scorso per una crociera nel Mediterraneo che ha toccato Marsiglia, Barcellona, Palma de Maiorca, Palermo, Cagliari e infine ieri pomeriggio Civitavecchia. ”L’incidente – racconta poi una famiglia di Torino – c’e’ stato intorno alle 9.30 mentre eravamo nel salone ristorante. Ha cominciato a vibrare tutta la nave e ci sono stati piu’ blackout elettrici. Due volte abbiamo sentito che il comandante dall’altoparlante diceva che c’era un problema al generatore, ma non capivamo quanto fosse grave l’emergenza”. ”Appena abbiamo potuto, in mezzo alla confusione, abbiamo trovato un corridoio che ci ha portato ad un ponte mentre la nave si inclinava e da li’ ci siamo imbarcati su una scialuppa”.

10.23 Sono 12 i mezzi navali e 9 gli elicotteri impegnati nelle operazioni di soccorso alla nave Costa Concordia, davanti all’isola del Giglio. Lo spiega il capitano di corvetta Emilio Del Santos, portavoce della capitaneria di porto di Livorno che coordina le operazioni in mare. ”Stiamo verificando – ha aggiunto – che non ci sia ancora qualcuno in mare”. Dei mezzi navali, e’ stato ancora spiegato, otto sono della guardia costiera, che ha impegnato mezzi dei comandi che vanno da Livorno a Civitavecchia, tre della guardia di finanza e uno dei carabinieri. Tra gli elicotteri, che operano in modo alternato, appartengono a guardia costiera, marina, aeronautica, corpo forestale e guardia di finanza.

10.25 La Capitaneria di Porto di Livorno rende noto che e’ stata avviata un’inchiesta amministrativa sia sulle cause del naufragio della nave Costa Concordia, sia sul soccorso ai passeggeri da parte dell’equipaggio.

10.35 Circa 600 passeggeri che ieri sera insieme con altre 2400 persone e mille di equipaggio erano a bordo della nave Costa Concordia finita su una secca vicino all’isola del Giglio, dopo essere state tratte in salvo stanno raggiungendo in pullman due alberghi, vicino all’aeroporto di Fiumicino. Da qui, riprenderanno il viaggio in aereo per tornare nelle loro citta’ di origine. I primi 250, la maggior parte dei quali di nazionalita’ spagnola, avrebbero gia’ raggiunto l’Hilton. Secondo quanto si e’ appreso, nelle fasi concitate dell’abbandono della nave, in molti sarebbero rimasti senza documenti. La Polizia di Frontiera dell’aeroporto di Fiumicino ”fara’ di tutto” per consentire loro di rientrare in patria.

10.37 Il presidente della Toscana Enrico Rossi e’ partito stamani presto alla volta dell’Isola del Giglio per rendersi conto direttamente della situazione, in particolare per quanto riguarda le attivit… di soccorso e assistenza, in seguito all’incidente che ha coinvolto la nave Costa Concordia. Rossi, si spiega, ha gia’ avuto parole di ringraziamento per la Protezione civile, ”per il personale delle strutture sanitarie, per i volontari e per le forze dell’ordine che si sono subito prontamente attivati per gestire l’emergenza, nonche’ per le popolazioni del Giglio e di Porto Santo Stefano, che si sono subito attivati per l’accoglienza dei crocieristi”.

10.43 ”Mentre la nave affondava ci siamo sentiti anche dire da qualcuno dell’equipaggio di rientrare in cabina. Meno male invece che siamo scappati all’aperto e siamo andati alle scialuppe”. Cosi’ alcuni passeggeri raccontano il momento drammatico dell’emergenza a bordo della Costa Concordia mentre si stava inclinando su un fianco dopo essersi incagliata vicino all’Isola del Giglio.

10.50 ”Ieri sera, non appena e’ scattato l’allarme per la nave da crociera ‘Costa Concordia’, da Civitavecchia sono partite tre motovedette della Capitaneria ed altrettanti rimorchiatori, un mezzo nautico ed una squadra di terra dei Vigili del Fuoco tra i primi mezzi di soccorso giunti sul posto, dove hanno operato per tutta la notte”. Lo rende noto un ufficiale della Capitaneria del Porto di Civitavecchia. ”Il coordinamento dei soccorsi spetta a Livorno, ma Civitavecchia – aggiunge – e’ il cosiddetto porto ‘limitrofo’ perche’ piu’ vicino al luogo del naufragio. Noi continuiamo ad essere allertati”. ”Inoltre abbiamo dirottato – conclude l’ufficiale – due navi di linea, il traghetto ‘Nuraghe’ e la ‘Cruise Barcelona’ , dirette rispettivamente ad Olbia e a Barcellona”.

10.52 ‘Non puo’ esservi dubbio: la nave ha preso uno scoglio. Le indagini dovranno stabilire perche’: puo’ essersi trattato di errore umano o di avaria degli apparati elettronici”. E’ quanto ha detto all’ANSA un esperto di navigazione che si trova nell’area dell’incidente e che ha sommariamente ispezionato da sottobordo la CostaConcordia.

10.54 Non solo coperte e generi di conforto, ma anche scarpe, calzini, giubbotti e altro vestiario vengono consegnati ai passeggeri superstiti della Costa Concordia fatti sbarcare a Porto Santo Stefano, sulla terraferma, nella maxi evacuazione che va avanti dalla notte scorsa. I crocieristi hanno perso tutto durante la fuga dalla nave. In pochi hanno potuto tenere gli oggetti personali, qualcuno ha fatto in tempo, mentre la nave si inclinava pericolosamente, a raggiungere la cabina e a prendere velocemente qualche effetto personale. ”Siamo riusciti ad indossare il giubbotto salvagente e a prendere tutti i documenti seguendo le indicazioni che ci venivano date – racconta una coppia di fidanzati di Asti in crociera da sabato scorso – all’inizio l’equipaggio ha saputo far tenere la calma ma poi, man mano che si aggravava la situazione, e’ scoppiato il panico e c’e’ stata la corsa al ‘si salvi chi puo””. Da Porto Santo Stefano i traghetti ripartono per l’Isola del Giglio anche con scorte di coperte, viveri, barelle, medicinali e altro materiale di soccorso. Parte per il Giglio ancora personale, tra volontari, forze dell’ordine, vigili del fuoco e altri soccorritori.

10.55 Una squadra di sommozzatori della capitaneria di Porto di Genova composta da cinque militari altamente specializzati e’ stata inviata questa notte dal capoluogo ligure all’isola del Giglio per partecipare alle operazioni di soccorso dopo il naufragio della nave da crociera Costa Concordia. I militari sono partiti alle 3 di notte, hanno raggiunto la zona interessata sia con mezzi via terra che via mare, e – come precisato dalla Capitaneria di Genova – stanno gia’ partecipando attivamente alle operazioni.

11.10 Alitalia si mobilita all’aeroporto di Fiumicino con il suo personale per dare la massima assistenza ai passeggeri della Costa Crociera che si accingono a partire per le rispettive destinazioni. La Compagnia di bandiera italiana sta mettendo a disposizione tutti i posti disponibili per tutti i voli, sia internazionali che nazionali, che vengono richiesti per far fronte all’emergenza del rientro a casa dei crocieristi coinvolti nel naufragio della nave al Giglio.

11.18 Delle oltre 4.200 persone che erano a bordo della nave Costa Concordia 3179 sono gia’ state trasferite dall’isola del Giglio al continente, con traghetti Toremar e Mare Giglio che collegano l’isola a Porto Santo Stefano. Per i rimanenti si sta ancora operando. E’ quanto spiega la Provincia di Grosseto. Per i trasferimenti a terra, all’Argentario, sono stati messi a disposizione 10 autobus dell’azienda Tiemme che trasportano i passeggeri arrivati in continente alla palestra della scuola media di Porto Santo Stefano dove c’e’ il centro di identificazione. Da li’ partono poi altri 20 pullman per portare i turisti nei punti di ricezione dislocati sulla costa. Parte dell’equipaggio, si spiega ancora, ha trovato ospitalita’ in un residence a Grosseto. Altri passeggeri vengono dirottati anche fuori regione. La Provincia, si spiega, ha aperto dalle 23 di ieri la sala operativa della propria protezione civile dove si trovano anche il prefetto Giuseppe Linardi, la dirigente della protezione civile regionale Maria Sargentini e altre autorita’. Era presente anche il presidente della Provincia Leonardo Marras poi partito alla volta di Porto Santo Stefano insieme al governatore toscano Enrico Rossi. La Provincia segnala la mobilitazione di tutti i comuni del grossetano per i soccorsi: in particolari sono stati fatti riaprire gli alberghi della zona e in poche ore sono stati resi disponibili oltre 3.000 posti letto. La Provincia ha sottolineato anche il comportamento della popolazione del Giglio: ”Hanno aperto le loro case per ospitare i naufraghi” e’ stato spiegato. Anche per la Provincia non si possono escludere dispersi: manca ancora un’identificazione totale dei passeggeri soccorsi, anche perche’ alcuni sono stati ospitati da privati al Giglio. Aiuti sono arrivati anche dalle protezioni civili di altre province: ad esempio Firenze ha inviato 500 coperte. Stanno poi operando i mediatori culturali gia’ impiegati dall’amministrazione provinciale per l’accoglienza dei profughi, essendoci tra i passeggeri molti stranieri.

11.24 E’ in corso negli uffici della Capitaneria di porto dell’Isola del Giglio l’interrogatorio del comandante Costa Concordia, la nave naufragata ieri sera al largo dell’Isola. Il comandante dovr… ricostruire le fasi dell’incidente e spiegare come mai si fosse avvicinato cos tanto alla costa.

11.27 Nell’urto violentissimo con il fondale marino, la nave Concordia, naufragata ieri sera al Giglio, ha letteralmente strappato uno scoglio, che è rimasto conficcato nello squarcio apertosi sulla carena della nave. Secondo una prima e non completa ricostruzione dell’incidente, la nave avrebbe urtato tra le 21,20 e le 21,40 un gruppo di scogli denominato “le Scole” che si trovano a circa 500 metri alla destra del porto guardando la terraferma. Dopo il violento impatto chi era alla guida della nave – in plancia, secondo quanto si apprende, c’era anche il comandante – avrebbe cercato di portare la nave verso fondali più bassi. Così, dopo aver proseguito la corsa per circa 600-700 metri dalla Concordia hanno gettato le ancore per effettuare una rapida virata che ha consentito alla nave di avvicinarsi ulteriormente all’isola, stavolta però dal lato sinistro del porto. Qui la nave si è incagliata e lentamente è scivolata su un fianco fino ad inclinarsi con un angolo di 90 gradi.

11.37 ‘In quei momenti pensi solo di poter morire. Abbiamo stretto il bambino al collo, siamo riusciti a prendere il giubbotto salvagente in cabina e poi a scappare sul ponte per imbarcarci su una scialuppa”. Un’altra drammatica testimonianza del naufragio della nave Costa Concordia arriva da Pino e Rossella Pannese, di Avellino, che come molti altri si erano imbarcati a Civitavecchia ieri pomeriggio. ”Dall’altoparlante sono stati diffusi due messaggi a nome del comandante della nave in cui si diceva che c’era un problema tecnico e che sarebbe stato risolto – raccontano i coniugi – poi invece la nave ha continuato ad inclinarsi, sono andate via le luci, e con il resto della folla siamo scappati”. ”Il bambino, tre anni, e’ rimasto in collo a noi per tutta l’emergenza e ha quasi sempre dormito senza rendersi bene conto di cosa stava accadendo. Per fortuna”. Altri bambini invece sono stati colti dal panico e hanno pianto. Sempre i coniugi Pannese ricordano che ”mentre la nave si inclinava, proseguiva la sua rotta, finche’ abbiamo sentito l’urto contro gli scogli o il fondale vicino all’Isola del Giglio. La nave ha avuto come un contraccolpo e per un momento si e’ raddrizzata: e’ stato qui che, anche vedendo le luci dell’isola, moltissimo hanno cominciato a correre per i corridoi per raggiungere i ponti esterni e salire sulle scialuppe”. Pino Pannese racconta anche di aver visto ”alcune persone gettarsi in mare forse proprio perche’ vedevano la costa cosi’ vicina”.

11.41 Serviranno molte ore prima che venga conclusa l’operazione di verifica di chi manca all’appello della lista passeggeri della Costa Concordia, la nave da crociera affondata all’isola del Giglio. A confermarlo la Capitaneria di porto di Livorno, che coordina le operazioni, dove si aggiunge che servira’ tempo almeno fino a sera. ”Appena possibile del personale salira’ a bordo per escludere che ci sia ancora qualcuno – spiega il maresciallo Enrico Del Santos, responsabile relazioni esterne – Ancora non e’ stato concluso l’incrocio dei dati tra lista passeggeri e persone che si trovano sull’isola, perche’ sono 4200 persone sparse in diverse strutture tra l’isola del Giglio, Porto Santo Stefano e altre localita”’. Un’operazione complessa perche’ ”sono 4200 persone che sono arrivate a terra con i mezzi nostri, con le scialuppe di salvataggio, con barche private. In certi casi una volta a terra al Giglio sono stati invitati a casa dai residenti”. ”Per quanto riguarda eventuali persone in acqua stiamo verificando con mezzi navali e aerei – aggiunge Del Santos – L’attivita’ di ricerca e’ in pieno svolgimento, mentre stanno per iniziare le operazioni dei sommozzatori per visionare la falla, individuare eventualmente le cause che possono aver provocato l’incidente e ovviamente per la ricerca di eventuali dispersi”. In questo momento nella ricerca a vista in mare di eventuali persone in acqua sono impegnati 8 mezzi navali e 9 elicotteri. Sotto il profilo delle indagini ”i dati vengono raccolti subito sia per l’inchiesta amministrativa sia per l’eventuale aspetto penale”. Sul piano delle procedure d’evacuazione la guardia costiera spiega che ”bisogna capire cos’e’ stato fatto e se e’ stato fatto secondo le procedure: un abbandono nave prevede delle procedure, ogni persona dell’equipaggio ha una propria mansione nell’emergenza, quindi sara’ da verificare anche questo”. Sulle cause della sciagura l’inchiesta della magistratura e della guardia costiera cerchera’ in particolare di capire cosa e’ avvenuto prima tra black out e apertura della falla.

11.51 Dopo l’incidente che ha coinvolto la nave da crociera Costa Concordia, naufragata nei pressi dell’Isola del Giglio, il Codacons ha avviato oggi stesso le pratiche per la preparazione di una class action contro la società di navigazione, volta a far ottenere ai passeggeri dell’imbarcazione il risarcimento per tutti i danni subiti. “Si tratta di un incidente di inaudita gravità – afferma il Presidente Carlo Rienzi – tutti coloro che si trovavano a bordo della nave hanno diritto ad essere risarciti non solo per i danni materiali subiti (costo vacanza, beni personali persi o danneggiati, e ogni eventuale danni fisico), ma anche per quelli morali, come la paura e il terrore subiti, e per i rischi corsi in relazione all’incolumità fisica. Riteniamo che l’indennizzo non possa essere inferiore a 10.000 euro a passeggero, ed invitiamo tutti i viaggiatori che erano a bordo della Costa Concordia ad aderire alla class action”. Federconsumatori, da parte sua ha chiesto una ”severa inchiesta che riscontri le varie responsabilità sanzionandole. Informiamo inoltre che i passeggeri colpiti da questa sciagura ricadono sotto le normative del Codice del Turismo, pacchetti turistici, in cui si prevede non solo il rimborso di quanto pagato, ma anche risarcimenti per danni subiti. I passeggeri perciò denuncino tutto quanto è avvenuto per avviare le pratiche conseguenti e naturalmente Federconsumatori è totalmente a loro disposizione”.

12.02 Non sono ancora stati identificati i cadaveri dei tre uomini morti la notte scorsa nel naufragio della nave Costa Concordia. Le tre salme sono all’obitorio di Orbetello per gli esami medico legali. Essendo privi di documenti e non essendoci per ora nessun familiare o compagno di viaggio che si sia fatto avanti per il riconoscimento, la loro identita’ rimane al momento ignota. La causa di morte stabilita dai primi accertamenti e’ per annegamento.

12.21 ”I miei uomini hanno visto la nave inclinata e due volti disperati dietro un oblo’ che era all’altezza della linea di galleggiamento. Con un’accetta hanno rotto l’oblo’ ed hanno letteralmente ‘strappato’ dalla nave quelle due persone, anziane, terrorizzate”: e’ il racconto del tenente colonnello Italo Spalvieri, comandante del Reparto Operativo Aeronavale di Livorno della Guardia di Finanza. ”Una imbarcazione del reparto, la Guardacoste G104 Abruzzi – racconta l’ufficiale – era in navigazione tra l’isola del Giglio e Porto Santo Stefano, ed ha captato una allarmata comunicazione della Costa Concordia. Sono stato informato ed ho detto ai finanziari che erano a bordo di far rotta verso la nave. Cosi’ la Guardacoste Abruzzi della Guardia di Finanza e’ stata la prima unita’ a raggiungere il luogo del naufragio ed e’ stata nominata ‘unita’ coordinatrice di zona’. La scena e’ parsa subito drammatica. La nave era inclinata ed alcuni oblo’ sfioravano la linea di galleggiamento” Il Guardacoste Abruzzi si e’ mosso con i motori al minimo, nel timore vi fossero persone in mare. ”Ma quando i finanzieri, servendosi di alcune torce – continua il tenente colonnello Spalvieri – hanno visto dietro un oblo’ che sfiorava l’acqua il viso terrorizzato di due persone sono immediatamente intervenuti. Hanno calato in mare un piccolo gommone e si sono avvicinati alla nave: non avendo altre soluzioni, hanno impugnato un’accetta, e, a turno, hanno sferrato una serie di colpi contro l’oblo’, fino a romperlo completamente. Con le mani insanguinate per piccoli graffi che si sono procurati con frammenti di vetro, hanno afferrato, prima uno e poi l’altro, i due passeggeri della nave, letteralmente strappandoli dal Concordia attraverso lo spazio dell’oblo’ ormai divelto. Poi, a bordo del piccolo gommone, i due sono stati portati sulla terraferma, all’isola del Giglio. Quando, dopo alcuni minuti, i finanzieri sono tornati al Concordia, sottobordo, per soccorrere altre persone – conclude l’ufficiale – la nave si era piegata ulteriormente e l’area dell’oblo’ divelto era ormai sott’acqua”. Alle operazioni di soccorso la Guardia di Finanza ha partecipato, oltre che con il Guardacoste Abruzzi, con altri cinque mezzi navali, arrivati da Livorno e da Civitavecchia. Le sei unita’ hanno trainato all’Isola del Giglio alcuni tender carichi di naufraghi che erano stati calati dalla nave Costa Concordia. Hanno anche operato in zona due elicotteri delle Fiamme Gialle.

12.24 “Abbiamo sentito l’allarme di falla alle 21,45. Viene dato con due fischi lunghi ed è un segnale a tutto l’equipaggio a bordo. Siamo rimasti calmi per non creare il panico fra i passeggeri e sperando, come avviene in queste situazioni, che i tecnici riparassero l’avaria senza ulteriori problemi”. Così una giovane animatrice della Costa Crociere racconta il primo momento dell’allarme quando è iniziato l’incidente della nave Costa Concordia. “L’ordine di abbandono – ha aggiunto la donna – è arrivato circa due ore più tardi, ma non saprei dire esattamente quando. Comunque sono stati lanciati i sette fischi brevi che segnalano di dover evacuare. Io sono riuscita a scendere alle 2,30 circa di questa notte”.

12.32 Oltre ai feriti, i primi che vengono fatti sbarcare dai traghetti con i superstiti del naufragio della nave della Costa Crociere sono persone malferme e con difficoltà di deambulazione, e bambini. E’ questa una disposizione rispettata fin dalla notte scorsa nell’organizzazione dei soccorsi e della maxi-evacuazione che si sta svolgendo sulla terraferma a Porto Santo Stefano. Inoltre, tra i feriti, secondo quanto appreso, ce n’è un altro grave con un trauma cranico importante dovuto a una caduta durante l’incidente.

12.35 ‘Non ho più nulla, ho perso tutto, bagagli, soldi documenti. Ho solo avuto il tempo di prendere il cellulare per comunicare con i miei parenti e tranquillizzarli”. E’ la testimonianza di un componente pugliese dell’equipaggio della Costa Concordia naufragata la scorsa notte al largo dell’Isola del Giglio. ”Ero in cabina – racconta per telefono – quando e’ accaduto l’incidente. Non mi sono accorto di nulla finche’ non si Š verificato un black out. Si e’ messo in funzione il generatore autonomo. E’ stato lanciato l’allarme”. Il giovane, raggiunto al telefono, riferisce d’essere stanco, ma sembra avere retto bene allo stress d’essere responsabile, assieme ai colleghi, dei circa 3mila passeggeri da mettere in salvo. Con lui si sono salvati in circa 150 su una sola scialuppa. ”Tra di loro – racconta – c’erano molti bambini che sembrava quasi non si stessero rendendo conto di quanto stava accadendo. Molte scene di panico e pianti, invece, le ho notate tra le ragazze”. ”Noi – prosegue – abbiamo cercato di fare del nostro meglio per mettere tutti in salvo e senza allarmare gli ospiti. Ognuno aveva un suo compito secondo le procedure di evacuazione della nave”. Riguardo alle cause del naufragio, il marittimo è cauto: ”Non ero in turno al momento dell’incidente. Puo’ essersi trattato di un problema tecnico come di un errore umano. Di certo la nave ha urtato contro qualcosa procurandosi uno squarcio sulla fiancata di 70/100 metri. Abbiamo cominciato a imbarcare acqua. Abbiamo tentato in tutto i modi di isolarla”. ”Ci sono stati attimi di panico e qualcuno si e’ lanciato in acqua. Pare che due componenti dell’equipaggio non si trovino piu’ – dice ancora – ma non bisogna dare credito alle voci”. Poi il giovane conclude la telefonata: ”mi scusi, sono stremato e la batteria del telefonino mi sta per lasciare. Voglio conservare la carica per parlare con casa. Aspetto mia sorella, si e’ offerta di venirmi a prendere”.

12.35 C’e’ anche chi si e’ salvato dalla Costa Concordia raggiungendo a nuoto la costa dell’Isola del Giglio. Lo ha raccontato una giovane animatrice della Costa Crociere che è rimasta contusa nel naufragio. “Nell’inclinazione della nave siamo rimasti schiacciati l’uno contro l’altro e ci siamo fatti anche male – prosegue il suo racconto -, ad un certo punto è scattato il panico e tutti sono corsi a salvarsi. So che la mia coordinatrice è riuscita a raggiungere a nuoto l’Isola del Giglio. Anche altri ci sono riusciti per quanti ne so io”.

12.45 Sono una cinquantina le persone che mancano all’appello tra i 4.229 che erano a bordo della Costa Concordia naufragata davanti all’Isola del Giglio. E’ quanto si ricava dai dati forniti dalle relazioni esterne del Comando generale della Capitaneria di porto, secondo cui sono state censite a Porto S. Stefano 4.179 persone.

12.48 Sono stati portati all’obitorio dell’ospedale di Orbetello (Grosseto) i 3 cadaveri recuperati in mare. Secondo quanto si e’ appreso la procura avrebbe gia’ disposto l’autopsia per verificare la causa del decesso. L’ipotesi fatta al momento e’ che le tre persone, non ancora identificate, siano morte per annegamento.

12.50 Sullo scafo della Costa Concordia ci sono falle da entrambi i lati. E’ quanto avrebbero accertato i Vigili del fuoco in un primo sopralluogo, secondo quanto ha riferito il comandante dei Vigili del fuoco di Grosseto, Ennio Aquilino. In mare sono finite 100-150 persone recuperate dai soccorritori,anche una vittima.

12.53 La Guardia costiera e’ impegnata in due inchieste, una penale e una amministrativa, sull’incidente della nave Costa all’Isola del Giglio. Lo ha reso noto a Porto S. Stefano il responsabile delle relazioni esterne del Comando generale, Filippo Marini, parlando con i giornalisti. ”Non sappiamo quali saranno i reati eventuali sotto il profilo penale – ha detto – aspettiamo le valutazioni della magistratura, ma intanto e’ chiaro che sono state attivate subito le due inchieste”.

12.56 l Presidente del Coni, Gianni Petrucci, ha invitato le federazioni sportive nazionali, le discipline sportive associate e gli Enti di Promozione Sportiva a far osservare un minuto di silenzio in occasione di tutte le manifestazioni sportive, che si disputeranno in Italia nel fine settimana, in memoria delle vittime della nave incagliata sulle coste dell’Isola del Giglio.

12.57 ”Non e’ vero che i miei colleghi si sono tuffati in mare per salvare se stessi, ma proprio perche’ vedevano che molti passeggeri presi dal panico volevano raggiungere l’Isola del Giglio a nuoto li hanno seguiti per salvarli”. Cosi’ alcuni membri della Costa Crociere difendono il proprio operato sulla banchina di Porto Santo Stefano.

13.13 Tra i passeggeri giunti all’Hilton di Fiumicino, dove e’ stata istituita una sorta di task force con personale Costa e agenti della Polizia di Frontiera che sta facendo di tutto per aiutare il rientro dei naufraghi nelle loro citta’ di origine, c’e’ chi riferisce di problemi che sarebbero stati riscontrati in alcuni giubbotti salvagente durante le fasi di abbandono della nave. ”Il dispositivo luminoso del mio giubbotto salvagente che serve per permettere l’individuazione del naufrago in acqua non si e’ acceso”, dice un siciliano di una sessantina d’anni. Qualcun altro aggiunge che ”i nostri salvatori sono stati camerieri e cuochi. I veri ufficiali di bordo sono stati proprio loro”. Una volta giunti sulla terra ferma, ”l’accoglienza l’abbiamo trovata in una Chiesa dove si sono radunate centinaia persone”. ”Noi – dicono altri – eravamo 30 in un’unica stanza seduti per terra, perche’ non c’era altra possibilita’. Insomma un vero e proprio incubo, difficile da dimenticare”.

13.14 Costa Crociere ha reso noto la nazionalita’ e l’esatto numero passeggeri a bordo di Concordia. In tutto 3.216, cosi’ composti: 989 italiani, 569 tedeschi, 462 francesi, 177 spagnoli, 129 americani, 127 croati, 108 russi, 74 austriaci, 69 svizzeri, 46 brasiliani, 46 giapponesi, 42 olandesi, 33 ucraini, 30 coreani, 20 rumeni, 26 da Hong Kong, 25 britannici, 21 australiani, 17 argentini, 13 taiwanesi, 12 canadesi, 12 cinesi, 11 portoghesi, 10 colombiani, 10 cileni, 9 turchi. Costa Crociere ha fornito queste altre nazionalita’ dei passeggeri a bordo di Concordia: 8 belgia, 8 israeliani, 9 kazhakistani, 8 peruviani, 8 polacchi, 6 moldavi, 6 nepalesi, 5 svedesi, 5 venezuelani, 4 danesi, 4 dominicani, 4 serbi, 4 sudafricani, 3 delle Antille olandesi, 3 bielorussi, 3 grechi, 3 ungheresi, 3 iraniani, 3 irlandesi, 3 macedoni, 2 albanesi, 2 cubani, 2 algerini, 2 ecuadoriani, 2 messicani, 2 finlandesi, 1 di Andorra, 1 bulgaro, 1 bosniaco, 1 ceco, 1 indiano, 1 marocchino, 1 norvegese, 1 neozelandese, 1 filippino e un uruguayano. In tutto 3.216 passeggeri, ai quali vanno sommati i 1.013 membri dell’equipaggio, per un totale complessivo di 4.229 persone.

13.17 ”Con profondo dolore ho appreso la notizia del tragico incidente avvenuto ieri notte ad una nave della Costa crociere nelle acque dell’isola del Giglio”. Cosi’ il Presidente del Senato, Renato Schifani, in una nota diramata dall’Ufficio stampa di Palazzo Madama. ”Esprimo ai familiari delle vittime il mio piu’ sincero e profondo cordoglio – continua il Presidente del Senato – e un commosso pensiero di sostegno e di affettuosa vicinanza giunga a tutti coloro che sono rimasti coinvolti nel terribile evento, unitamente ad un augurio di pronta guarigione ai feriti”. ”Invio – conclude il Presidente del Senato – un sentito ringraziamento ai soccorritori per l’aiuto e la importante attivita’ prestate nelle operazioni di soccorso”.

13.22 “Le procedure di sicurezza previste in questi casi sono state eseguite nei tempi corretti”. Lo dice il direttore generale della Costa Crociere Gianni Onorato. E “corretta” è stata anche “la decisione del comandante di evacuare la nave Concordia quando ha ritenuto che ci fossero le condizioni di sicurezza”. “La repentina” inclinazione della nave, ha aggiunto Onorato, “ha reso complicate le procedure di evacuazione”. Secondo le informazioni della Compagnia, inoltre, i tempi di evacuazione “sono quelli previsti dalle norme e sono stati rispettati dal comandante” che, tra l’altro, è l’unico che in quel momento può prendere decisioni sui tempi e noi dobbiamo rispettarle. “Quando saremo certi che tutti gli ospiti e i membri dell’equipaggio saranno assistiti e sistemati avvieremo un’indagine approfondita per capire i motivi del tragico incidente e soprattutto far sì che la tragedia non avvenga mai più”, ha concluso.

13.28 Il ferito con il trauma spinale sarebbe un cittadino del Bangladesh, portato subito in sala operatoria. L’intervento e’ ancora in corso. Nella stragrande maggioranza i feriti, in tutto una sessantina, spiegano fonti della Asl, sono stati trattati prima nel pronto soccorso degli ospedali per fratture agli arti, contusioni e ipotermia. Alcuni di quelli ricoverati sono gia’ stati operati e altri lo saranno nelle prossime ore. Complessivamente il posto medico avanzato, allestito ieri sera poco prima della mezzanotte all’Isola del Giglio ha sottoposto a ‘triage’ 4.200 persone. Appena scattato il piano di emergenza tutto il personale reperibile, un centinaio tra medici e infermieri, e’ rientrato a lavoro. In una nota della Regione si spiega che alle 7 di stamani al Giglio sono state predisposte altre due postazioni mediche avanzate, una al porto e una in un ambulatorio della Asl. Altre due si trovano a Porto Santo Stefano. 25 le ambulanze a disposizione con 9 medici e 19 infermieri.

13.34 Delle 4.229 persone che erano a bordo della nave Costa Concordia, ne sono state tratte in salvo 4.179, alle quali sono da aggiungere una ventina portate a terra la scorsa notte, a Grosseto, con l’impiego di un elicottero. Lo riferisce la Guardia Costiera, precisando che l’identificazione delle persone salvate non e’ ancora conclusa. E’ stato confermato che le vittime del naufragio sono tre.

13.35 “In 64 anni di storia è il momento più tragico per Costa Crociere, siamo costernati”. Cos il direttore generale della Compagnia ha commentato il naufragio della Costa Concordia al largo dell’Isola del Giglio. “E’ una tragedia – dice Onorato – il pensiero in questo momento va alle tre vittime accertate e alle loro famiglie, ai nostri ospiti e all’equipaggio che hanno sofferto momenti di choc terribile”. Il direttore generale ha poi voluto ringraziare tutti i soccorritori che fin dai primi momenti successivi all’incidente sono intervenuti e anche le centinaia di cittadini dell’Isola del Giglio che hanno dato assistenza e ospitalità ai naufraghi. “Da ieri sera il nostro obiettivo è stato solo quello di assistere i nostri ospiti e il nostro equipaggio fino a che tutti non saranno tornati a casa”. In una giornata tragica come questa, conclude in ogni caso Onorato, “anche in condizioni difficilissime l’equipaggio ha dimostrato di amare gli ospiti”.

13.36 Tra i problemi da affrontare per l’incidente alla nave Costa Concordia davanti all’isola del Giglio c’e’ anche quello di ”evitare sversamenti di carburante in mare. Nelle cisterne nave ci sono 2380 tonnellate di gasolio: se non si provvede si puo’ rischiare il disastro ambientale”. Lo spiega il prefetto di Grosseto Giuseppe Linardi. ”Si stanno attivando esperti – prosegue – per risolvere il problema. Bisogna anche tenere presente che se i serbatoi si svuotano questo potrebbe incidere sulla stabilita’ della nave”.

13.38 ”E’ stato allucinante. Nessuno ci diceva nulla e il personale straniero urlava per il panico tra di loro. Abbiamo preso da soli i giubbotti salvagente rompendo le vetrine nei corridoi. E siccome erano pochi ce li rubavamo tra noi”. Questa una testimonianza di una crocerista di Aprilia (Latina), Antonietta Simboli, raccontando l’emergenza della nave Costa Concordia. ”Mentre eravamo a cena, stavamo mangiando il primo, sono volati piatti e bicchieri all’improvviso, poi e’ andata via la luce piu’ volte. Poi siamo caduti l’uno addosso all’altro e la gente si calpestava e la gente camminava sopra altra gente con la nave che andava sottosopra”. La stessa turista ha riferito che ”i pochi giubbotti disponibili erano per bambini e non per persone adulte”. ”Ora – prosegue il racconto della donna – sto cercando di contattare un’amica che era con me e non so piu’ dove sia. Il suo telefono squilla a vuoto ma lei non risponde”. Un problema, secondo la turista, e’ stato il fatto che ”gran parte del personale non parlava italiano e non sapeva cosa fare e ne’ ovviamente ci dava indicazioni”.

13.48 ”Gente che si tuffava in mare, disabili e bambini che a fatica sono riusciti a salire sulle scialuppe di salvataggio. Siamo scioccati per quello che e’ successo, moralmente siamo a pezzi”. E’ uno dei passaggi piu’ drammatici del racconto di Valentino De Ascentis, di San Benedetto dei Marsi (L’Aquila), della notte da incubo vissuta a bordo della nave da crociera affondata questa notte a largo dell’isola del Giglio (Grosseto). Il marsicano era salito sulla Costa Concordia a Civitavecchia (Roma) insieme alla fidanzata, Mariangela Di Genova, da sole due ore. I due sono salvi per miracolo. ”Alle 19 ci siamo imbarcati, alle 21 e’ successo il finimondo – racconta con chiari segni dello choc nella voce – In quel momento ci trovavamo al ristorante. All’improvviso abbiamo sentito uno scossone, i piatti e i bicchieri hanno iniziato letteralmente a volare. La nave ha cominciato a inclinarsi, prima sul fianco sinistro, poi sul destro”. ”Ci siamo precipitati sulla terrazza della nave e siamo saliti sulla scialuppa – prosegue con la voce rotta – C’erano disabili, bambini. Intanto alcune persone, prese dal panico, si sono gettate in mare”. A far paura, anche il black out e le luci che sono andate via. ”La nave si e’ spenta piano piano. Per fortuna noi eravamo gia’ arrivati sull’isola del Giglio quando tutte le luci della nave si sono spente completamente. Gli abitanti del posto ci hanno dato delle coperte, faceva tanto freddo e noi non indossavamo vestiti pesanti, io avevo solo la camicia. Sono stati gentilissimi e ci hanno aiutato tanto”. De Ascentis spiega che i soccorsi sono stati ostacolati dal fatto che le scialuppe di salvataggio che si trovavano sul fianco destro, sul quale la nave si e’ inclinata, non erano utilizzabili. ”I soccorsi sono ancora in corso – continua Valentino – C’era tantissima gente sulla nave, eravamo piu’ di 4.500 persone. Ora stiamo tornando a casa, i nostri genitori ci sono venuti a prendere questa mattina. E pensare che era la nostra prima volta su una nave da crociera”.

13.53 Stava suonando il pianoforte in un salone attiguo al ristorante e poi l’hanno visto tuffarsi in mare come hanno fatto moltissimi altri a bordo della nave Costa Concordia naufragata davanti all’isola del Giglio. E’ quanto si apprende da gli ultimi passeggeri sbarcati a Porto S.Stefano, superstiti dell’incidente marittimo. Il piano bar era in funzione in concomitanza con la cena durante la quale c’e’ stato l’incidente con la grande falla che ha fatto inclinare la nave. Secondo altri racconti, il personale medico di bordo e’ intervenuto con il defibrillatore per soccorrere un cardiopatico colto da infarto.

14.03 ”Abbiamo avuto paura di finire in mare mentre venivamo calati con la scialuppa in acqua perche’ i ganci che sorreggevano la barca non si sono sganciati contemporaneamente”. A un passo dalla salvezza Silvia Dessi’, 29 anni, di Decimomannu (Cagliari), a bordo della Costa Concordia insieme al suo fidanzato Nicola Paderi, di 32 anni, ha rischiato di finire in acqua insieme ai tanti che si sono tuffati per raggiungere la riva a nuoto. Alla fine la scialuppa e’ riuscita in qualche modo a prendere il mare. Ora Silvia e Nicola sono all’hotel Hilton di Fiumicino, in attesa di un volo che li riporti in Sardegna dopo il viaggio da sogno diventato improvvisamente un incubo. ”Eravamo al ponte nove – racconta – quando abbiamo avvertito l’urto: in quella sala c’era pochissima gente. Ci siamo resi conto di quello che stava succedendo quando abbiamo preso le scale: scene apocalittiche. Anziani e bambini in pigiama, disabili in difficolta’, scarpe e ogni tipo di oggetti che rotolavano. Siamo corsi verso il ponte tre e ci siamo sistemati davanti a una scialuppa. Ci dicevano: non e’ niente, non e’ niente. Ma noi avevamo capito tutto. Per farci dare il giubbotto salvagente senza andare a recuperarlo in cabina abbiamo dovuto alzare la voce. E ce l’hanno dato”. Poi la traversata sino all’isola del Giglio: ”Ho visto – continua il racconto Silvia – un ragazzo della scialuppa accanto in preda a una crisi epilettica e tanta gente che stava malissimo”. Poi l’approdo e la salvezza: ”Tante persone – racconta- avevano i vestiti fradici: erano quelle che si sono tuffate in acqua per raggiungere la riva a nuoto”. Dall’Isola del Giglio a Porto Santo Stefano, poi stamattina il viaggio in pullman sino a Fiumicino: ”Ci hanno dato tutto il necessario – spiega Silvia – per la permanenza anche perche’ noi non abbiamo piu’ niente: carte di credito, bancomat, contanti sono rimasti in cabina”. Ora l’attesa, prima dell’ultimo viaggio di una vacanza che doveva essere di relax e spensieratezza. E che invece si e’ trasformata in un’odissea.

14.09 Altri passeggeri della Costa Concordia raccontano di aver sentito un boato mentre stavano cenando ieri sera verso le 21 e 30. Poi e’ iniziata l’emergenza per abbandonare la nave. ”La nave stava seguendo regolarmente la sua rotta – ha raccontato Lucrezia di Aprilia (Latina) – poi c’e’ stato questo forte boato ed ha come inchiodato, fermandosi di colpo. Ha cominciato quindi ad inclinarsi sul fianco sinistro e sono partiti numerosi black-out”. Anche secondo questo racconto ”non ci sono state indicazioni da parte del personale di bordo – continua la ragazza che era in vacanza con la zia – la gente ha cercato di salvarsi come meglio poteva procurandosi giubbotti salvagente dove capitava”.

14.10 Quando i passeggeri della nave Costa Concordia si sono trovati stipati sulla scialuppa di salvataggio, i genitori dei bambini li hanno issati in alto per evitare che rimanessero schiacciati dalla ressa. E’ una delle immagini drammatiche dell’incidente all’isola del Giglio che raccontano i superstiti sulla banchina di Porto S.Stefano. Molti bambini piangevano. Grande e’ stata l’angoscia per le loro sorti sia da parte dei genitori, sia da parte degli altri passeggeri anche considerando il fatto che alcune scialuppe si sono semirovesciate quando venivano calate in mare. I genitori hanno tenuto in braccio i bimbi alzandoli finche’ le scialuppe non hanno raggiunto l’isola del Giglio. Uno sforzo che ha li stremati ulteriormente.

14.36 La Concordia della Costa Crociere, naufragata nell’isola di Giglio, e’ stata protagonista quattro anni fa di un incidente nel porto di Palermo. Era il 22 novembre del 2008, quando la nave mentre entrava in porto fu travolta da onde provocate dal maltempo che si era abbattuto sulla citta’. Durante le manovre, un urto provoco’ una ampio squarcio tra la prua e la fiancata destra dell’imbarcazione. Non ci furono conseguenze per i passeggeri e l’equipaggio.

14.38 Sono cominciate all’aeroporto di Fiumicino le prime partenze dei passeggeri della Costa Concordia, la nave che la scorsa notte ha subito un incidente al largo dell’Isola del Giglio. I crocieristi, molti dei quali, ancora negli alberghi Hilton e Marriott, situati nelle vicinanze dell’aeroporto, costantemente assistiti dal personale della compagnia Alitalia, ripartiranno man mano per le rispettive destinazioni di provenienza a cura della Costa Crociere che si sta occupando anche delle spese relative ai biglietti aerei. Intanto nello scalo romano sono stati predisposti, sempre da Alitalia, alcuni banchi appositamente dedicati ai passeggeri della nave. Secondo quanto si e’ potuto apprendere alcuni viaggiatori sono gia’ ripartiti per Palermo, Catania, Barcellona. Altri si imbarcheranno nel corso della giornata e domani. Sempre la compagnia aerea Alitalia e Costa Crociere, stanno, peraltro, cercando di risolvere, insieme con la Polizia di Frontiera e le rispettive ambasciate, il problema dei documenti di viaggio che la maggior parte dei passeggeri ha smarrito durante il naufragio.

15.25 ”Al momento della collisione con uno scoglio il comandante della Costa Concordia era sul ponte di comando”. Lo ha detto il direttore generale di Costa Crociera, Gianni Onorato, parlando con i giornalisti sulla banchina di Porto Santo Stefano.

16.38 ‘Il dato sulle persone da rintracciare, facendo i controlli incrociati tra lista di passeggeri ed equipaggio e i soccorsi poi identificati, e’ in continua evoluzione e in calo. Ad esempio sono state ritrovate quattro persone americane: erano ospiti all’isola del Giglio, da una persona che li aveva soccorsi”. Lo ha spiegato il prefetto di Grosseto Giuseppe Libari. ”Questa ricerca ‘porta a porta’ e’ necessaria – ha aggiunto il prefetto – : la generosita’ della popolazione del Giglio e’ stata grande”.

17.15 Sono due turisti francesi e un peruviano membro dell’equipaggio i tre morti accertati del naufragio della nave Costa Crociere davanti all’isola del Giglio. A quanto si apprende, si sta ridimensionando il numero dei dispersi, anche se mancano ancora dati ufficiali. Quattro cittadini americani che mancavano all’appello sono stati rintracciati in buone condizioni.

18.44 Provengono da tutte le regioni i 989 italiani imbarcati sulla Costa Concordia al momento dell’incidente costato la vita a 3 persone. Secondo la lista a disposizione della compagnia, la maggior parte degli italiani a bordo erano sardi (208), seguiti da siciliani (195), piemontesi (148) e lombardi (142). I passeggeri emiliani erano 71, 69 i veneti, 42 i toscani, 21 i liguri e 12 i laziali.

19.00 Un primo impatto contro uno scoglio ‘satellite’ dell’isoletta Le Scole, a circa 500 metri di distanza dall’isola del Giglio, e poi la decisione ”astutamente presa dal comandante di portare la nave verso il porto in una zona di basso fondale dove effettivamente si e’ adagiata”. E’ questa la ricostruzione che il sindaco dell’Isola del Giglio, Sergio Ortelli, ipotizza per spiegare la dinamica dell’incidente della Costa Concordia. La rotta delle navi che da Civitavecchia ”risalgono” verso la Liguria, tuttavia, conferma il sindaco, e’ a circa 2-3 miglia dall’isola. La Costa Concordia, quindi, sarebbe stata fuori rotta. ”Sa – spiega Ortelli -, molte navi passano dal Giglio a salutare con un fischio di sirena gli abitanti dell’isola. E’ uno spettacolo molto bello vedere da terra la nave illuminata e anche dalla nave e’ suggestivo guardare l’isola nel buio, con tutte le luci accese. Ma questa volta e’ andata male”.

20.01 E’ in stato di fermo il comandante della Costa Concordia Francesco Schettino. Lo conferma il procuratore capo di Grosseto Francesco Verusio che lo sta interrogando da alcune ore. I reati contestati al comandante della Costa Concordia Francesco Schettino, che e’ in stato di fermo, e al primo ufficiale in plancia, Ciro Ambrosio, sono omicidio colposo plurimo, naufragio e abbandono.

15 gennaio. 7.13. Sono arrivati a terra all’isola del Giglio i passeggeri ritrovati vivi in serata a bordo della Costa Concordia incagliata, all’interno di una cabina. Sono due coreani di 29 anni, un uomo e una donna, in viaggio di nozze. I due stanno bene e sono scesi a piedi dall’imbarcazione dei vigili del fuoco. Sono stati portati via in ambulanza per essere sottoposti a controlli.

09.47 E’ stata raggiunta la persona individuata questa mattina dai Vigili del Fuoco nel ponte 3 della Costa Concordia naufragata a largo del Giglio. E’ un membro dell’equipaggio ed e’ il capo commissario di Bordo Marrico Giampetroni. L’uomo sembra essere in buone condizioni. Secondo quanto emerge, il commissario di Bordo e’ stato individuato seguendo i rumori che stamani erano stati sentiti dai Vigili del Fuoco mentre ispezionavano la nave. L’area in cui si trova il superstite e’ in parte allagata e corrisponderebbe alla parte della nave che si trova al livello dell’acqua del mare. Inoltre la presenza di materiali pericolanti ha contribuito a ritardare il salvataggio. Nell’ispezione si procede anche facendo un confronto fra l’elenco dei nominativi e delle rispettive assegnazioni delle cabine, rispetto ai presunti dispersi di cui si ha conoscenza a questo momento.

14.00 Marrico Giampietroni, il capo commissario di bordo recuperato stamani dai vigili del fuoco a bordo della nave Costa Concordia, ”non e’ in pericolo di vita”. Lo ha detto il responsabile e coordinatore del 118 della Asl 9 di Grosseto, Robusto Biagioni. Giampietroni, ricoverato al Misericordia di Grosseto, avrebbe ”una frattura a una gamba” e i medici gli hanno diagnosticato ”uno stato di ipotermia, ma non ci sarebbe stato bisogno di ‘riscaldarlo’ artificialmente”, ha aggiunto Biagioni.

14.13 ”Basta con la gestione di queste navi che vengono usate come se fossero dei vaporetti”. Lo ha detto all’Ansa il ministro dell’Ambiente, Corrado Clini, interpellato sulla tragedia del Costa Crociere, Condordia, naufragata dinanzi all’Isola del Giglio. ”Questo – ha sottolineato il ministro – non e’ turismo sostenibile, ma e’ turismo pericoloso. Dobbiamo intervenire rapidamente e con decisione per evitare che queste grandi navi arrivino vicino ad aree ambientalmente sensibili”.

14.45 ”Un grosso errore umano che ha avuto conseguenze drammatiche purtroppo”. Cosi’ il ministro della Difesa, Giampaolo Di Paola, anche ammiraglio, intervistato nella trasmissione di RaiTre ‘In mezz’ora’, commenta l’incidente dell’isola del Giglio. ”Navi di questa dimensione – secondo il ministro – non possono passare cosi’ vicino ad una costa dove e’ noto che ci sono secche. Speriamo – aggiunge – non salga il numero dei morti, sono in corso ispezioni sulla parte emersa, potrebbero esserci altri passeggeri intrappolati”.

16.24 I cadaveri individuati dai sub della Guardia Costiera nella nave Concordia sono di due uomini anziani. I corpi, secondo quanto si apprende, sono stati ritrovati in una cabina con indosso i giubbotti salvagente. I due uomini, spiega il responsabile delle relazioni esterne del Comando generale delle Capitanerie di porto, Filippo Marini, sono stati trovati sul ponte numero 3 nei pressi del punto di raccolta ‘A’, nella zona di poppa della murata di dritta, quella completamente sommersa. Sono in corso le operazioni per il recupero.

16.25 Con il ritrovamento dei due anziani nella parte sommersa della poppa della nave Costa Concordia sale a 5 il bilancio dei morti della sciagura avvenuta la sera di sabato all’Isola del Giglio. I dispersi sono 15, proprio nel pomeriggio la Guardia Costiera aveva detto che e’ in atto una corsa contro il tempo per trovare i dispersi.

17.05 L’ambasciata statunitense in Italia ha abbassato a 120 il numero di americani a bordo della nave Costa Concordia, e precisato che “118 persone” sono state fino ad ora contattate. Altre fonti riferiscono di due coppie di francesi che ancora mancherebbero all’appello.

19.26 Il Presidente del Consiglio Mario Monti esprime ”a nome del governo italiano e suo personale il profondo cordoglio alle famiglie delle vittime e vivi auguri per una pronta guarigione ai feriti colpiti nella sciagura della nave di crociera ‘Concordia’ affondata ieri di fronte all’Isola del Giglio”. Lo afferma una nota di Palazzo Chigi. Il Presidente questa sera ha telefonato al Presidente della Provincia di Grosseto Leonardo Marras e ai sindaci dei Comuni di Monte Argentario Arturo Cerulli e dell’ Isola del Giglio Sergio Ortelli per ringraziarli dell’ impegno e della solidarietà dimostrata nei soccorsi. Il Presidente ha annunciato che proporra’ al Presidente della Repubblica di concedere la medaglia al valore civile alla popolazione dei due Comuni per il loro encomiabile comportamento.

20.12 Le due vittime del naufragio della Costa Concordia identificate oggi, due uomini anziani, sono un italiano e uno spagnolo. Lo hanno detto all’Ansa fonti informate, precisando che i due corpi si trovano all’ospedale di Grosseto.

20.19 Giallo sulla sorte di due donne siciliane che erano a bordo della nave Costa Concordia naufragata venerdi’ sera’ a largo dell’isola del Giglio. Risultano censite, ovvero gia’ in salvo, ma di loro non si hanno piu’ tracce. I loro familiari hanno cosi’ lanciato un appello per avere notizie dopo avere presentato una denuncia di scomparsa agli inquirenti. ”’Aggrappati a me’. Sono queste le ultime parole che un altro passeggero ha sentito dire a mia madre al telefono. Lei era con un’amica, che non sapeva nuotare, su una scialuppa. Forse sono cadute in acqua: da allora non sappiamo piu’ nulla di loro”, racconta Stefania Vincenzi, 17 anni, figlia di Maria Grazia Trecarico, 50 anni, originaria di Leonforte ma residente da anni a Priolo che era insieme a Luisa Virzi’ 49 anni, impiegata comunale a Enna, sposata e madre di tre figli. La ragazza era anche lei, con il suo fidanzato Andrea Ragusa 17 anni, sulla nave da crociera. Pure il marito della Trecarico, Elio Vincenzi, che non era tra i passeggeri, insegnante non si da’ pace. ”Vorrei sapere come sia potuta accadere questa vicenda”. E il numero dei dispersi e’ fermo a 17. La signora Trecarico era partita con un’amica e la figlia unica insieme al suo ragazzo per festeggiare il suo 50esimo compleanno. ”Dalla societa’ di navigazione e dalla prefettura – aggiunge Stefania – ci hanno assicurato che mia madre e la sua amica sono state censite. Ma da noi non si sono fatte sentire. E’ questo e’ molto strano. Inoltre i cellulari sono spenti. Abbiamo anche chiamato gli ospedali, ma non risultano ricoverate da nessuna parte”. Con le lacrime agli occhi e parlando con un filo di voce Stefania, tornata a Palermo nella casa di alcuni familiari del suo ragazzo, racconta: ”Quando e’ avvenuto l’impatto noi eravamo al ristorante. La nave si e’ inclinata e ci hanno fatto salire al nono piano dove era tutto allagato dall’acqua delle piscine. Poi e’ suonato l’allarme e siamo andati verso le scialuppe. Mia madre e la sua amica sono ritornate in cabina a prendere dei giubbotti e da allora non l’ho piu’ vista. Mi ha pero’ chiamato mentre ero in navigazione per sapere dove fossi. Poi anche lei e’ salita sulla scialuppa e ci ha detto che stava per arrivare in porto. Poi il silenzio piu’ assoluto”. Il sospetto e’ che le due donne siano annegate. E questo spiega anche perche’ il loro telefonino sia irraggiungibile. ”Forse hanno smesso di cercarle – dice Stefania – perche’ risultano in salvo. Ma noi crediamo invece che siano cadute in acqua”. Anche per la prefettura e i carabinieri di Enna, le due donne risulterebbero censite a terra. ”In un primo momento sembrava che le signore fossero state trasferite all’hotel Hilton di Roma dove pero’ non risulta siano mai giunte”, dicono dalla Prefettura. ”Siamo costantemente in contatto con i Carabinieri di Grosseto – aggiungono dal comando provinciali dell’Arma a Enna – in attesa di notizie”.

16 gennaio. Ore 10. Sale a sei il bilancio delle vittime accertate del naufragio della nave da crociera Costa Concordia di fronte all’isola del Giglio. I vigili del fuoco, che hanno lavorato tutta la notte alla ricerca dei dispersi, hanno ritrovato, a bordo della nave, il cadavere di un uomo.


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