"6 mila euro al mese |per un immobile fatiscente" - Live Sicilia

“6 mila euro al mese |per un immobile fatiscente”

Il Comune ha affittato un immobile in via Manzoni. Il consigliere del Pd: "Ritengo che gli atti vadano trasmessi alla Procura regionale della Corte dei Conti". L'assessore Girlando: "Si tratta di un rinnovo di contratto - afferma - a un prezzo più basso". E annuncia che, a breve, verrà reso noto l'elenco di tutte le ricontrattazioni e del risparmio conseguente.

La denuncia di notarbartolo
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CATANIA – “Rendere efficiente la carente gestione del patrimonio immobiliare comunale ed evitare che si spendano ingenti risorse per affittare da privati sedi inadeguate e a canoni fuori mercato”. A chiederlo con una articolata interpellanza indirizzata alla Giunta Bianco è il consigliere comunale del Partito Democratico Niccolò Notarbartolo. L’esponente dei Democratici a Palazzo degli Elefanti ha chiesto chiarimenti in particolare sull’affitto, avvenuto il 12 dicembre 2014, di un immobile di 300 metri quadri circa in via Manzoni che “sarà destinato in parte a sede degli uffici della Direzione Risorse Umane – Politiche Giovanili mentre la restante parte verrà concessa al CNR in comodato gratuito e sarà destinata a sede del progetto nel settore delle Smart Cities and Communities” spiega Notarbartolo.

“Il canone di locazione complessivo concordato con la società privata proprietaria dell’immobile è di 480.000 euro in sei anni – prosegue il presidente della Commissione consiliare Lavori pubblici – L’importo annuale è di 80.000 euro, quello mensile di 6.666,66 euro e il Comune si farà carico inoltre delle spese di registrazione del contratto pari a 1.200 euro”. Un immobile però dalle condizioni decisamente fatiscenti come ben sanno anche gli impiegati comunali che vi lavorano: “Tra l’altro, il progetto del CNR a cui è destinata una stanza attualmente inutilizzabile, dovrebbe concludersi il 15 aprile 2015 mentre il contratto di locazione scadrà il 31 dicembre 2020 – sottolinea ancora Notarbartolo – Pare inoltre che l’Amministrazione avesse stabilito che gli uffici delle Politiche Giovani avrebbero dovuto essere trasferiti in altri locali comunali, salvo poi preferire gli uffici dell’immobile di via Manzoni”. Un immobile dai prezzi fuori mercato, contesta Notarbartolo: “Basta effettuare semplici indagini sulle riviste specializzate o sul web per notare che sul mercato immobiliare sono presenti offerte di immobili di dimensioni simili e condizioni migliori a prezzi più convenienti. Per questa ragione ritengo doveroso che vengano inoltrati tutti gli atti alla Procura regionale della Corte dei Conti”. “Si tratta a mio avviso di un cattivo utilizzo del denaro pubblico – prosegue Notarbartolo – Mentre in tante altre grandi città italiane, da Torino a Milano, si sperimentano modelli innovativi di gestione del patrimonio comunale, l’immobilismo dell’Amministrazione cittadina etnea in questa materia sta conducendo ad un crescente degrado del patrimonio immobiliare ed al suo conseguente depauperamento”.

La stanza destinata al CNR

La denuncia del consigliere del PD si riferisce a diverse strutture su cui di recente la commissione Lavori pubblici ha effettuato sopralluoghi e richieste d’intervento per riconvertirne l’utilizzo: “Immobili comunali vengono sistematicamente abbandonati all’incuria ed alla vandalizzazione che ne rende impossibile l’uso – sottolinea Notarbartolo – Questa è la sorte degli ex plessi scolastici Capponi Malerba a Picanello, Vitaliano Brancati a Librino, Padre Santo Di Guardo a San Giovanni Galermo, Livio Tempesta a San Cristoforo, del vecchio mercato ortofrutticolo a San Giuseppe La Rena, ma ci sono anche luoghi che ad oggi risultano inutilizzati ma disponibili, come le strutture dell’ex Mercato Ittico, del plesso scolastico che ospitava l’Istituto Giovanni XXIII, l’ex cinema Midulla a San Cristoforo”.

“Credo sia inaccettabile la scelta di dare in comodato gratuito una porzione di questo immobile di via Manzoni ad un ente che ha ricevuto un cospicuo finanziamento e che teoricamente dovrebbe utilizzare i locali per poco più di tre mesi e al contempo negare immobili comunali inutilizzati alle tante associazioni impegnate in attività sociali o darli in locazione alle stesse associazioni sottraendo loro importanti risorse per il raggiungimento dei meritevoli scopi perseguiti – conclude Notarbartolo – Si tratta di un gravissimo errore compiuto dal Comune, che avrebbe il dovere di comportarsi almeno da buon padre di famiglia nell’uso del denaro pubblico, a maggior ragione in un momento di estreme difficoltà economiche come quello attuale”.

 


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