Nove presidenti in due anni e mezzo| Il processo riparte sempre da zero - Live Sicilia

Nove presidenti in due anni e mezzo| Il processo riparte sempre da zero

Tra promozioni e trasferimenti tutto fermo. E la prescrizione incombe.

PALERMO-IL CASO
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PALERMO – E siamo a nove. Nove presidenti in due anni e sette mesi. Ad ogni cambio il processo è dovuto ripartire da zero. L’ultimo a presiedere la quarta sezione del Tribunale in ordine di tempo è il giudice Sergio Ziino. Come sempre bisognerà ricominciare da capo con la prescrizione che incombe.

Gli imputati sono ventiquattro: Francesco Adamo, Alessandra Adamo, Tiziana Di Lorenzo, Giuseppe Simonetti, Davide Gargano, Antonino Gargano, Salvatore Pileri, Francesco Di Lorenzo, Angela Simonetti, Nunzia Guercio, Francesco Scannavino, Patrizia Morfino, Vincenza Amenta, Giuseppe Simonetti, Giovanni Gargano, Rosalia Ferdico, Antonio Di Lorenzo, Girolamo Stagno, Santo Chiovaro e Valeria Barbagallo.

Qualcuno, rimasto ignoto, riuscì a rubare le lettere originali con cui l’Inps, parte offesa nella vicenda, comunicava ad un centinaio di cittadini che potevano ritirare alle poste un assegno a loro intestato. Allo sportello, invece, si sarebbe presentato un componente della banda con un documento di identità taroccato in ogni sua parte: dai timbri alla fotografia. I presunti reati sono stati commessi fra il 2008 e 2009.

Il rinvio a giudizio firmato dal giudice per l’udienza preliminare Roberto Riggio è del marzo 2015. Poi, è stato un susseguirsi di presidenti. Da Mario Fontana (che lasciò dopo essere stato nominato alle misure di prevenzione al posto di Silvana Saguto) a Tommaso Virga (che con la Saguto è finito sotto inchiesta ed è stato trasferito a Roma), da Raffaele Malizia (ora alla guida delle Misure di prevenzione) a Bruno Fasciana (che dovette astenersi perché aveva già valutato degli atti nella fase delle indagini preliminari).

Già davanti al Gup gli imputati (assistiti gli avvocati Salvatore Ferrante, Alessandro Martorana, Maurilio Panci, Giovanni Mannino, Tommaso De Lisi, Francesco Robba, Giuseppe Lo Curto, Giuseppina Aronica, Melania Giannilivigni, Elvira Rusciano, Rosa Salemi) hanno ottenuto la prescrizioni per una serie di falsi. Ora resta in piedi il reato di associazione a delinquere finalizzata alla truffa, ma bisognerà fare in fretta per arrivare a un giudizio di merito.

 


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