Nicosia querela Venturi: | "Mi ha diffamato" - Live Sicilia

Nicosia querela Venturi: | “Mi ha diffamato”

La sua nomina a direttore aveva fatto infuriare l'ormai ex assessore che in una lettera molto dura aveva parlato anche dei rapporti del dirigente con Vincenzo Lo Giudice, condannato per associazione mafiosa. "Parole gravissime. Ho atteso - ha detto Nicosia - che Venturi non fosse più assessore, per presentare la mia denuncia".

Il dirigente alle Attività produttive
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PALERMO- Da una querela all’altra, tra un esposto e una denuncia, non c’è pace negli ultimi giorni del governo Lombardo. Francesco Nicosia ha deciso di querelare l’ormai ex assessore alle Attività produttive Marco Venturi, che poco meno di un mese fa aveva sollevato seri dubbi sulla scelta operata dalla giunta dello stesso Nicosia come dirigente generale del dipartimento delle Attività produttive.

Una scelta che aveva fatto infuriare Venturi, che in una lettera assai dura inviata anche alle Procure di Agrigento e Palermo, oltre che a quella della Corte dei conti, aveva sottolineato come la scelta del dirigente, capo di gabinetto dell’assessore Gaetano Armao, fosse giunta nonostante il divieto espresso dalla norma cosiddetta “blocca-nomine” e oltre i limiti fissati per un governo dimissionario: quelli dell’”ordinaria amministrazione”. Non solo. Secondo Venturi, la nomina di Nicosia era illegittima perché la legge 10 del 2000 impone che l’indicazione del dirigente generale debba giungere dall’assessore competente: “Ed è noto che questa proposta non sia mai giunta da me”, ha scritto Venturi nella sua lettera, ribandendo di non avere alcuna intenzione “di firmare il contratto del nuovo dirigente”.

Ma oltre a problemi di natura procedimentale, o normativa, l’ex assessore aveva allungato anche delle ombre nei confronti dell’”opportunià” della scelta di Nicosia, soprattutto “riguardo ai pregressi rapporti – scriveva Nicosia – tra il Dr Nicosia ed il Consorzio Asi di Agrigento, in considerazione delle delicatissime vicende di cui il dipartimento Attività produttive dovrà occuparsi relative proprio alle ben note problematiche che hanno coinvolto il menzionato Consorzio Asi di Agrigento”. I “pregressi rapporti” tra Nicosia e l’Asi di Agrigento, riguarderebbero la presenza del dirigente tra i componenti della commissione di collaudo del consorzio agrigentino, dal 1992 al 2004, per il primo stralcio dei lavori di completamento infrastrutturale dell’agglomerato industriale “Aragona-Favara” il cui importo era di 25 miliardi di lire. E anche per quella di Nicosia nell’ufficio di gabinetto di Vincenzo Lo Giudice, condannato in appello a 11 anni e 4 mesi per associazione mafiosa nell’ambito dell’inchiesta “Alta mafia”.

Ma è proprio questo riferimento, oltre alle altre accuse, ad aver spinto Nicosia a sporgere querela contro Venturi: “Ne va della mia onorabilità, della mia immagine, e di quella della mia famiglia. Io – aggiunge – non voglio essere toccato da vicende che non mi riguardano, su nomine gradite o meno gradite. Certamente, le dichiarazioni di Venturi sono state gravemente diffamatorie, e sono stato costretto a dare mandato al mio legale, Raffaele Bonsignore, di presentare una denuncia-querela nei suoi confronti”.

Una querela, a dire il vero, pronta da quasi due settimane. “Era pronta, sì – ha spiegato Nicosia – ma l’ho tenta nel cassetto finché non sono venute meno le esigenze di tutela e rispetto del ruolo istituzionale dovute ad un componente del governo regionale, a seguito delle dimissioni formalizzate dal dottor Venturi”. Insomma, Nicosia ha atteso che Venturi non fosse più assessore, prima di presentare la denuncia, due giorni fa.

“I riferimenti alla mia collaborazione con Lo Giudice sono forzati e ingiusti. La mia presenza nell’ufficio di gabinetto del politico agrigentino – precisa Nicosia – era stata indicata e voluta dall’allora capo di gabinetto. E vorrei precisare che nel processo che ha coinvolto Lo Giudice, il sottoscritto è stato uno dei pochi a non essere mai nemmeno convocato in tribunale. Non sono mai stato indagato, imputato, né tantomeno condannato per nessun reato. Per questo, le parole di Venturi sono inaccettabili. Sono stato costretto a querelarlo”.

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