L'Asp di Ragusa risponde:|"Ecco le nostre spese" - Live Sicilia

L’Asp di Ragusa risponde:|”Ecco le nostre spese”

LA REPLICA
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La nota, comparsa ieri su RTM e in alcune altre testate di carta stampata, relativa alla graduatoria delle aziende sanitarie siciliane per spese destinate ad incarichi esterni è, insieme, scorretta nel merito e pretestuosa nel significato. Le spese che l’ASP di Ragusa sostiene per incarichi CO.CO.CO. sono riconducibili a tre categorie:
– quelle per l’attività del Registro Tumori
– quelle per la Prevenzione nel Lavoro
– quella per l’istituzione e la gestione del “Museo Storico della Sanità Città di Ragusa”.

Il Registro Tumori della Provincia di Ragusa, Unità Operativa del Sistema Informativo Sanitario Regionale, si presenta come una struttura d’eccellenza nel campo dell’epidemiologia dei tumori, non solo a livello nazionale ma anche internazionale, sia per la connotazione storica – il suo cammino iniziò nel lontano 1981 – sia soprattutto per il rigore scientifico della sua attività, come è stato ufficialmente riconosciuto dall’Agenzia Internazionale di Ricerca sul Cancro di Lione e dall’Assessorato Regionale alla Sanità, che con D.A. 2167 del 2003 lo ha individuato quale Centro Operativo Regionale per la registrazione dei mesoteliomi dell’intera regione.

L’eccellenza di detta struttura è stata raggiunta anche grazie al lavoro profuso da 12 operatori CO.CO.CO.( 2 medici, 4 biologi, 1 assistente sociale, 3 assistenti tecnici di ricerca, 1 tecnico informatico, 1 assistente amministrativo contabile). La situazione precaria di detti contratti è stata tenuta in conto anche dalla legge regionale 5 del 2009, che vincola le Aziende Sanitarie da cui dipendono i Registri Tumori di dotare tali fondamentali servizi delle risorse umane e strumentali tenendo conto delle specifiche professionalità. In questa direzione, l’ASP di Ragusa ha inteso garantire la continuità dei servizi con il programma di definizione delle singole situazioni lavorative.

Per passare al secondo ambito in oggetto, è utile precisare che il D.A. 1174 del 28.4.2010 approva, sotto il titolo “Piano Regionale straordinario per la tutela della Salute e della Sicurezza nei luoghi di lavoro 2010/2012”, tre piani di prevenzione di durata triennale:
– piano di prevenzione e sicurezza in edilizia
– piano di prevenzione e sicurezza in agricoltura e selvicoltura
– piano di prevenzione per l’emersione di malattie professionali.
Per tali piani è previsto un finanziamento regionale ad hoc di 3.500.000€, da ripartire fra le ASP della regione. Il personale necessario è reclutato, in aggiunta alla dotazione organica, con incarichi di natura temporanea di CO.CO.CO., come previsto da precise disposizioni assessoriali.

L’incarico relativo all’istituzione del Museo Storico della Sanità deriva dalla necessità di “creare” e conservare la storia della sanità iblea, dotando la comunità di una importante e qualificante iniziativa culturale che le fornisce uno strumento di crescita storica e antropologica. Si ritiene che le precedenti precisazioni possano meglio far comprendere che le spese segnalate dalla nota in oggetto non sono esecrabili esempi di sperpero del pubblico denaro ma impegni concreti che le diverse Amministrazioni che si sono succedute, compresa l’attuale, hanno mantenuto per dotare la popolazione della provincia di fondamentali servizi.

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