(R.P.) Spesso, prima di un concerto (a proposito, ieri come è stato?) capita di leggere un’intervista del maestro Franco Battiato. E il grande artista siciliano sciorina concetti sulla politica (“I politici sono quanto di più inadeguato esista”) che farebbero impallidire la casalinga di Siracusa (Voghera è lontana). Lo sappiamo, ma non ci va che un monumento come Battiato incespichi nella banalità di idee che si possono ascoltare al supermercato. Maestro, la sua musica è una rivoluzione geniale. Una fotografia che rende prezioso perfino il nostro quotidiano malessere. Perché non cantarla e basta?
Maestro, pensi a cantare
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