Lombardo il tagliaerbe | e la rivoluzione dei taxi - Live Sicilia

Lombardo il tagliaerbe | e la rivoluzione dei taxi

Cronache dal palazzo
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Alle undici e mezza di un sabato d’agosto, il presidente della Regione Raffaele Lombardo convoca una conferenza per lanciare la rivoluzione del taxi, riassumibile nello slogan: “Le autoblu si prenotano. Altrimenti ci pensa il tassì”. Al tavolo presidenziale gli assessori a quattro stelle: Centorrino, Chinnici, Marino, con l’aggregato Ludovico Albert. Nei gesti, più che nelle parole, si addensa il contegno che sciorinano al cospetto del governatore. Sono ipnotizzati. Lombardo interrompe Marino con un “bene”, quando il discorso dell’ex prefetto si dipana in eccessiva lunghezza. Lombardo sussurra all’orecchio della Chinnici che annuisce. Lombardo giochicchia col telefonino, mentre Centorrino implora spizzichi di attenzione: “Signor presidente…”.
La politica ha capito che siamo a un centimetro dai celebrati forconi di una imminente rivolta? Forse. Raffaele Lombardo è uomo di vasta e apprezzata capacità nasometrica. Sa annusare per tempo gli odori e le direzioni del vento. Meglio pensarci adesso, per scongiurare il rischio di una metaforica ghigliottina rosso sangue e di un Carneade che mostri al popolo la testa mozzata del potere. Ecco perché il governatore, nella veste di tagliaerbe, si appresta a lanciare una Regione in minigonna, meno grassa, meno paludata.

Il catalogo mozartiano del Don Giovanni siculo che seduce gli altri con il carisma della sua calcolata ritrosia punteggia in burocratese le sforbiciate della giunta: “Le riduzioni di costi determinate dalla delibera avranno un diverso impatto nel 2011 e nel 2012, anno, quest’ultimo, nel quale andranno a regime. Si tratta in ogni caso di misure con effetto interinale, in attesa che venga approvata in autunno dall’Ars la proposta del Governo di razionalizzazione dei costi interventi e di interventi per la stabilità e la crescita, destinate ad essere superate da quest’ultima. Risparmi previsti a regime. Riduzione compensi assessori euro 300.000 circa, riduzione componenti gabinetti euro 2.200.000 circa, riduzione consulenti ed esperti euro 800.000 circa, riduzione auto di servizio euro 200.000 circa, esclusione compensi per amministratori e comp. organi di controllo regionali euro 500.000 circa, riduzione costi per studi, ricerche, rappresentanza, sponsorizzazione e comunicazione di Regione, enti regionali e società partecipate euro 1.000.000 circa, contenimento costi dirigenti di enti regionali e partecipate e consulenti euro 500.000 circa, riduzione affitti 1.500.000 circa, riduzione del 15 d’obbligo di contratti regionali di beni e servizi 80.000.000 circa”.

Dopo le cifre, le parole di contorno. Il governatore rassicura tutti sulla virtù della strada intrapresa e presenta la sua amministrazione a dieta. L’assessore Centorrino si infervora sulla formazione, discute di costi standard, di regole finalmente rispettate, del prossimo Prof che rappresenta “se mi permette, presidente, una svolta epocale”. C’è spazio per una domandina politica? “Prego”. Presidente, cosa ne pensa delle dichiarazioni di Bersani? “Attenderemo le determine del Pd e valuteremo la tempistica delle integrazioni politiche nella giunta tecnica”. Al quasi nulla bersaniano lo psichiatra che regge la Sicilia risponde con gocce ansiolitiche di niente.


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