Romano, il gip non archivia - Live Sicilia

Romano, il gip non archivia

Concorso in associazione mafiosa
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Il gip di Palermo Giuliano Castiglia non ha accolto la richiesta di archiviazione dell’inchiesta per concorso in associazione mafiosa aperta a carico del deputato del Pid Saverio Romano. A chiedere la chiusura dell’indagine, lo scorso novembre, era stata la Procura del capoluogo. Il giudice ha fissato per il primo aprile l’udienza in cui ascolterà le parti: il pm Nino Di Matteo e il legale dell’indagato, l’avvocato Inzerillo. Qualora lo richiedesse, potrebbe comparire davanti al gip per essere sentito lo stesso Romano. Nel corso dell’udienza il magistrato potrebbe indicare agli inquirenti di approfondire alcuni elementi dando ai pm un termine o archiviare. Il pm aveva motivato la decisione di chiedere l’archiviazione ritenendo che non ci fossero riscontri sufficienti alle dichiarazioni del pentito Francesco Campanella, che aveva definito Romano persona “a disposizione” di Cosa nostra e, in particolare, dei capimafia di Villabate, Nicola e Antonino Mandala”.

 Per la Procura, che comunque aveva sollevato molti dubbi sulla posizione del deputato, da qui le perplessità del gip, non ci sarebbero gli “elementi idonei a sostenere l’accusa in giudizio”. Il parlamentare era già stato indagato nel 1999, ma l’inchiesta si era chiusa con un’archiviazione. La seconda indagine è stata avviata nel 2005 proprio dopo le dichiarazioni di Campanella. A carico di Romano, infine, pende un’altra inchiesta, stavolta per corruzione aggravata, nata dalle dichiarazioni di Massimo Ciancimino, figlio dell’ex sindaco mafioso di Palermo.


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