"Nessun perdono per gli assassini |di mio figlio Giuseppe" - Live Sicilia

“Nessun perdono per gli assassini |di mio figlio Giuseppe”

La mamma del piccolo Di Matteo
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“Non sono disposta a perdonare nessuno degli assassini di mio figlio, un bambino innocente che é stato sequestrato, torturato, oltraggiato anche dopo la sua morte. Come posso perdonare?”. Franca Castellese, la mamma del piccolo Giuseppe Di Matteo, risponde così all’appello lanciato oggi in aula dal pentito Gaspare Spatuzza che oggi in aula ha chiesto perdono ai genitori del bimbo. La donna, intervistata dall’Ansa, ha aggiunto: “Mi auguro che tutti coloro i quali hanno partecipato al sequestro e all’uccisione di mio figlio restino per sempre in carcere, a cominciare da quel ‘mostro’ di Giovanni Brusca”.

Di fronte alla parole pronunciate in aula da Spatuzza, la mamma del piccolo Giuseppe Di Matteo non riesce a trattenere la commozione: “E’ vero, mio figlio era un angelo – ripete tra le lacrime – ma loro lo hanno ucciso. Non hanno avuto alcuna pietà per quel bimbo innocente”. Franca Castellese, moglie del pentito Santino Di Matteo, che Giovanni Brusca cercò di convincere a ritrattare proprio con il rapimento del figlio, vive ancora ad Altofonte. “Da 17 anni – dice singhiozzando – il mio cuore sanguina, penso continuamente a mio figlio e sto male. E’ impossibile rassegnarsi, così come é impossibile perdonare. Dovevano pensarci prima, quando il ‘mostro’ disse ‘uccidete il ‘cagnolino’, riferendosi a mio figlio, e nessuno di loro si ribellò a questo ordine”.

“Devono marcire tutti in galeria, a cominciare da quel ‘mostro’ di Giovanni Brusca. Gli auguro di provare lo stesso dolore che ho provato io”. Poi aggiunge, lasciando quasi intravedere uno spiraglio per Spatuzza: “Al momento non posso perdonare. Voglio capire. Perché non ha aiutato mio figlio? Cosa gli aveva fatto? Perché non se la sono presa con mio marito? Le colpe dei padri non possono ricadere sui figli”. E commentando le parole accorate pronunciate in aula dal pentito, Franca Castellese conclude: “Non so se è davvero sincero, non ero presente al processo. Forse lo fa per ottenere dei benefici: per questo motivo chiedo che gli assassini di mio figlio non escano mai dal carcere, poi se la vedranno con la loro coscienza. Di sicuro io non posso perdonarli”.


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