Le relazioni "pericolose" dei Lombardo - Live Sicilia

Le relazioni “pericolose” dei Lombardo

"Repubblica" (Leggi QUI) torna sul "Caso Lombardo". Si racconta di summit e di incontri "pericolosi". Si legge: "Le foto del summit, che provano la presenza di Lombardo (Angelo, ndr) a quel summit di mafiosi, sono finite nella corposa informativa dei carabinieri del Ros che costituisce l'ossatura dell'inchiesta.
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“Repubblica” (Leggi QUI) torna sul “Caso Lombardo”. Si racconta di summit e di incontri “pericolosi”. Si legge: “Le foto del summit, che provano la presenza di Lombardo (Angelo, ndr) a quel summit di mafiosi, sono finite nella corposa informativa dei carabinieri del Ros che costituisce l’ossatura dell’inchiesta. Elementi decisivi per illustrare quei “rapporti diretti tra i Lombardo e i boss di Cosa nostra” che i magistrati ritengono “provati”. Così come le ripetute frequentazioni di esponenti delle cosche mafiose della segreteria politica di Angelo Lombardo in viale Africa 84 a Catania. Anche lì, gli uomini del Ros riprendono e ascoltano. Ed ecco insieme ancora il geologo Giovanni Barbagallo con Carmelo Finocchiaro e Giuseppe Tomasello, tutti poi in manette nel blitz del 3 novembre. È il 29 marzo 2008″.

Il presidente respinge le accuse
Scrive ancora “Repubblica”: “Accuse pesantissime quelle messe per iscritto dalla Procura di Catania che, pur non ritenendo di chiedere alcun provvedimento per i fratelli Lombardo, su di loro continua a indagare. Accuse dalle quali il presidente della Regione adesso chiede di potersi difendere prima davanti ai magistrati e poi davanti all’opinione pubblica”.


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