Triglie alla livornese - Live Sicilia

Triglie alla livornese

Quattru gol c'amu a fari
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Il Palermo specialista nell’arte di resuscitare i morti, si accingeva ad affrontare il povero Livorno, dall’alto della roboante vittoria sulla Giuventus, che ancora non è stata scordata né dagli amici né dai parenti.
Durante la settimana, come al solito, tutti hanno avuto modo di stimolare i Zenga Boys per cercare di dare un seguito alla bella prova contro i bianconeri, ben conoscendo le amnesie che affliggono da sempre il Palermo, allorquando si gioca in “continente”.
Ed il Palermo in trasferta è veramente “in..continente” considerato che non sa trattenere proprio niente a cominciare dai tre punti che mancano all’appello da marzo scorso.
Una “frievi o nfruenza”  dell’ultimo secondo, ha “alletticato” Sirigu, e di conseguenza tra i pali rispunta Rubinho, tra le grida di sostegno ( o di dolore, fate vobis) dei tifosi palermitani.
Per il resto tutto rimane invariato rispetto al trionfo con la Giuventus. A “Scai”, una volta tanto si  elogiano i nostri a cominciare da Kjaer, Miccoli, Migliaccio e via discorrendo. Grazie tanto, caffè pagato mio….si dice mpaliemmu!!! Certo parlare bene del Livorno sarebbe un po’ difficile, considerato che fino ad ora ….ha fatto ridere ..o piangere, se preferite.
In mezzo a bandiere e fazzoletti rossi, si fanno sentire circa duecento irriducibili dal cuore rosa e dall’animo nero, non foss’altro per andare controcorrente rispetto ai padroni di casa, ma di questo chissenefrega direbbe il celebre Totò, principe della risata.
La partita ha inizio ma non per tutti, considerato che  nel primo tempo,  ci si assentasse mezzora e si tornerebbe al proprio posto, non ci sarebbe niente da farsi raccontare…
Insomma si gioca (o meglio non si gioca) a chi fa peggio e non sappiamo chi indicare come peggiore in campo.
Considerato che il Livorno da ampia dimostrazione di meritare l’ultimo posto in classifica, pensiamo a giudicare i nostri che sembrano svogliati, “addummisciuti” e completamente “allampanati”.
Zenga Mister grida “ a matula” dalla panchina ma nessuno dei suoi giocatori…..se lo fila neanche da poco (siccome chi vi scrive è palermitano “mpietra” e chi mi legge si presume pure….lo traduco: nuddu u fila ri strisciu!!).
Approfittiamo per parlare d’altro, così finisce il primo tempo.
Allora qualcuno vuole forse spiegarmi il mistero di tale Levan Michelidze (ma siempri mi cunfunnu a scrivillu, biniritti stranieri “stracomunitari”).
Questo giocatore che tanto ci incantò con un gol alla Giuventus (e ridaglie…e che ci posso fare se contro questa squadra “vinciemu no spissu”) è sempre infortunato, anche quando non gioca e si allena da solo.

Qualcuno dice che se un compagno si busca un raffreddore… a lui di riflesso gli viene la febbre!  Se un altro compagno rimedia una distorsione… a lui di riflesso gli si rompe il menisco….!!!
Signori, troviamo una soluzione. Facciamolo benedire, laviamolo con acqua e sale, regaliamogli ( e non rompiamogli!!!) due corni…..
Secondo argomento di discussione: la pioggia.
Considerato che a Palermo da quando l’ex Governatore Cuffaro ha invocato la Madonna per scacciare la siccità, le “catate d’acqua sono potenti, c’è da risolvere un “busillis”.
Sembrerebbe infatti che in viale del Fante abbiano comprato dei teloni protettivi per proteggere il campo dalle eventuali (ormai rituali, ripetiamo) pioggie…
Ebbene non si possono usare in quanto oltre alla pioggia ( e ormai questa l’abbiamo) ci vorrebbero temperature gelide, sennò l’erba sottostante …soffocherebbe.
A questo punto che fare….? L’idea potrebbe essere quella di “ripescare” (scusate il termine, ma visto che si tratta di acqua….) l’ex Governatore Cuffaro e fare ripetere la “macumba”, in modo da aggiungere all’acqua il ghiaccio e la neve …
Basta che non si esageri, sennò va a finire che le “Olimpiadi”  (hi, hi…hi) le facciamo sul ghiaccio e poi a Lombardo ( il Governatore, di ora, mica Bossi) chi glielo dice che è meglio il suo “ecs…ecs…”.
Torniamo alla partita che cominciò il secondo tempo e finalmente il Palermo, dopo ardua respirazione bocca a bocca è riuscito a resuscitare anche gli “zombi” in maglia amaranto che non segnavano in casa da oltre cinquecento minuti!!!!Evviva, evviva!!!!
Fortunatamente Miccoli, si piazza al centro dell’area avversaria ed in una posizione di evidente fuorigioco ( pari ad una misura rilevata da Scai  di dodici centimetri), pareggia immediatamente i conti.
Ora il gioco è veramente spledido e quando la palla non “si arrunza in tribuna” , si spara nei popolari!!!
Ma chistu iuocu è? Secondo Zenga Mister si e quindi la partita non viene sospesa, neanche dinanzi agli svenimenti di Lucarelli (basta che lo toccano, che lui tramortisce).
Ma il destino è crudele e come si sa ….”assicuta u cchiù spardatu” ( per le traduzioni rivolgetevi a qualcuno del posto) !!!!
Ticchi e Tocchi…il pallone ballonzola nell’area del Livorno, fin quando Balzaretti con un gran salto non si “stravisa” quel gran piatto di triglie che attendevano i commensali al banchetto del ringraziamento organizzato per celebrare la Santa Domenica.
Vittoria…Vittoria…questa volta non è solo il nome di mia nipote, ma anche il frutto di tre punti che danno un seguito alla classifica che comincia ad essere interessante, sempre che la truppa dell’Uomo Ragno si riprenda dall’abbuffata e la smetta di leccarsi i baffi, ricordandosi che ci vuole poco a tornare “attaruna”.

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