Monica, rumena coraggiosa - Live Sicilia

Monica, rumena coraggiosa

Le storie della tragedia di Messina
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Monica l’abbiamo vista due volte, nel giorno dei funerali. Abbiamo visto la bara, al centro della Cattedrale: il suo nuovo corpo. Abbiamo visto la sua foto su una memorabile prima pagina della “Gazzetta del Sud”. Un volto serio, con una piega amara della bocca. Gli occhi piccoli piccoli, due pozze stanche. I capelli raccolti. La storia di Monica Balascuta, badante rumena, si riassume in poche righe. Era a Giampilieri con Concetta Cannistraci, l’anziana di cui si prendeva cura. Il muro di casa si è piegato sotto la forza dell’alluvione. Monica non è fuggita. Ha cercato riparo con la signora dietro una parete che sembrava un po’ più robusta delle altre. Sono morte insieme.
Scrive Marco Baratto dell’associazione Italo romena “Dacia”: “Tra le tante storie che ci sono venute dalla grande tragedia siciliana , forse merita una attenzione quella di Monica Balascuta, 48enne morta insieme a Concetta Cannistraci, che accudiva come badante e che aveva cercato di trarre in salvo. Si potrà dire, che è una piccola storia , ma che fa riflettere su come al di là degli stereotipi e dei luoghi comuni la vera integrazione sia un fatto già in atto. La signora Monica Balascuta avrebbe potuto  scappare e salvarsi invece ha tentato di salvare la persona che accudiva e in questo atto ha perso la vita. Negli ultimi mesi , forse troppe volte le pagine dei  giornali hanno dipinto con toni non positivi questo popolo e questa comunità. Purtroppo i pochi cattivi , riescono ad offuscare i tanti onesti romeni che vivono, lavorano, studiano in Italia”.
E’ vero. Ci vuole l’alluvione. Ci vuole il terremoto o il maremoto. Ci vuole un evento soprannaturale per ricordarci che i diversi che vivono accanto a noi non sono poi tanto diversi. Che condividono il nostro cibo, la nostra aria, la nostra felicità, le nostre vite, la nostra morte. E noi rendiamo omaggio a Monica Balascuta. Ai suoi piccoli occhi, specchi di laghi. Al mare del suo cuore.


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